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"Il miglior restauro è quello che non si fa, che non c’è bisogno di fare perché quadri e monumenti sono stati monitorizzati attentamente nel corso del tempo: in altre parole, perché su quei quadri e su quei monumenti è stata condotta una coerente e razionale opera di conservazione preventiva  (...) il restauro è un intervento post factum, cioè riconosce un danno avvenuto e prova a limitarne (non a cancellarne) le conseguenze. Il vero problema, dunque non è eseguire restauri sempre migliori, ma fare in modo che le opere abbiano sempre meno bisogno di restauro ” 
Salvatore Settis, 2009

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CERAMICA

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Posso effettuare un lavoro preventivo oppure curativo per la conservazione di oggetti in ceramica (terracotta, maiolica, grès, porcellana). I trattamenti sono valutati al termine di una discussione con il proprietario.

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Posso ad esempio realizzare  :

- uno studio documentario

- una diagnostica

- una pulitura

- un ritiro dei precedenti restauri (ad esempio, il ritiro di graffette vecchie, di un'incollatura oppure di un'integrazione vecchie)

- uno sbiancanti di incrinature

- una desalinazione 

- un consolidamento

- un'incollatura di frammenti rotti

- un'integrazione 

- un ritocco (più o meno visibile)

- un imballaggio per uno stoccaggio o un trasporto

Reintegrazione e ritocco
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JulieThiaudiere

Integrazione con il gesso tinto, ritocco con i pigmenti (Soprintendenza della città di Chartres - 2017)

L'integrazione permette di migliorare la percezione di un’opera d’arte frammentaria senza falsificare il suo messaggio storico-culturale e la sua materia. In questo caso serve anche di sostegno fisico. 

Pulitura
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Pulitura di una bomboniera in smalto di Longwy. Prima e dopo la pulitura

Grazie alla pulitura si ritrova la superficie dell'oggetto. Questo trattamento è irreversibile, tuttavia è necessario quando la polvere può alterare la materia oppure impedisce la lettura dell'opera.

 

Incollaggio e stoccaggio
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Incollatura di un'anfora in terracotta (Soprintendenza della città di Chartres - 2017)

Julie Thiaudiere

Stoccaggio specifico in una cassa (Soprintendenza della città di Chartres - 2017)

Qual’è la differenza tra un intervento di restauro « archeologico » e un intervento di restauro « museale » ?​

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Posso intervenire in due modi diversi su un oggetto, rispettando la deontologia del restauro. In ogni caso, un intervento di restauro su un oggetto a un obiettivo: restituirgli la sua lisibilità

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In effetti, con il tempo oppure dopo un incidente, un oggetto può perdere la sua lisibilità, cioè diventa meno comprensibile dall’osservatore che non lo comprende più come doveva essere capito quando è stato creato.

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Ad esempio, un oggetto rotto in molti frammento deve essere rimontato, incollato per comprendere la sua estetica e ridargli la sua forma d’origine. Una superficie sporca impedisce una lisibilità corretta delle decorazioni. Le lacune interrompono la lettura dell’opera in generale. 

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È possibile modificare il livello di visibilità degli interventi di restauro nel trattamento delle lacune. I due tipi di intervento si chiamano: restauro archeologico e restauro museale.

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Il restauro archeologico va applicato agli interventi di restauro su oggetti archeologici, ad esempio l’intervento riguarda oggetti da scavi oppure opere storiche sposta in un museo. Il carattere pedagogico dell’oggetto, che ha un valore di memoria del passato fondamentale, implica un intervento relativamente visibile. L’osservatore, in questo caso, distingue facilmente le parti restaurate dell’oggetto e le sue parti d’origine.

Julie Thiaudiee
Julie Thiaudiere

Ritocco su una reintegrazione di gesso tinto. Anfora di terracotta (Museo Carnavalet - Parigi - 2019)

L’integrazione della lacuna va realizzata con il gesso tinto. Una « risega » di qualche millimetro tra la superficie dell’oggetto e la superficie della reintegrazione permette di vedere la parte restaurata. Per il ritocco, dei puntini di colore sono proiettati sulla superficie di gesso. Questa tecnica migliora la lisibilità dell’opera lasciando la reiterazione visibile. Il ritocco è fatto nella stessa tinta della superficie dell’oggetto, un tono sotto (cioè è più chiaro). In generale, i motivi decorativi non vanno fatti per insistere sul carattere visibile dell’intervento di restauro.

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Il restauro « museale » riguarda piuttosto oggetti d’arte (per opposizione agli oggetti archeologici). Gli interventi di restauro sono meno visibili dall’osservatore rispetto agli interventi archeologici.

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Assiette avant traitement
Assiette en cours de traitement : retouche couleur
assiette après traitement : l'un des comblements est mis en teinte

Ritocco su una reintegrazione di gesso. Piatto di maiolica (MIC - Faenza - 2018)

La reintegrazione della lacuna è fatta allo stesso livello della superficie dell’oggetto: nessuna

« risega » viene fatta. Inoltre, il ritocco è più completo perché i motivi decorativi sono dipinti, le tinte assomigliano alle tinte dell’oggetto. L’estetica è tanto importante quanto il carattere pedagogico dell’oggetto. La parte restaurata rimane visibile.

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In ogni caso, i materiali di restauro utilizzati sono compatibili con i materiali dell’oggetto.

MOSAICO

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Intervengo per la conservazione dei mosaici. I trattamenti sono valutati singolarmente, dopo una discussione con il proprietario dell'opera.

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Posso ad esempio realizzare  :

- uno studio documentario

- una pulitura

- un ritiro dei restauri precedenti (ad esempio il ritiro delle integrazioni vecchie oppure di un supporto vecchio)

- un consolidamento

- un'integrazione di zone lacunose (tra l'integrazione di tessere con la tecnica di posa diretta oppure soltanto con la posa di una malta moderna di granulometria e tinta simile ai sottofondi attorno ai tessellati)

- un imballaggio per uno stoccaggio o un trasporto

- una rimozione 

- un'applicazione dei tessellati sui supporti sintetici  

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Integrazione di una lacuna tra la tecnica di posa diretta di tessere su una malta tinta (collaborazione con il Signore Arnaud Pereira - cliente privato - 2018).

Prima e dopo integrazione

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